Il Diario di Ominidi 2020 – Capitolo 2 – Giorno 11 – Abbiamo Incontrato
( Gruppo Giallo - Laura; Gruppo Rosso - Ilaria; Gruppo Viola - Marzio )
Primo incontro di Settembre e penultimo di Ominidi!
Oggi siamo diretti alla Villa: in neanche mezz'ora di rilassato cammino, dai giardini di Radda arriviamo alla chiesa della Villa, la nostra base di oggi. Dopo la merenda ci attende, come sempre un'esplorazione, ed oggi anche l'incontro con i volontari dell'Associazione Gruppo Fratres di Radda, ed infine abbiamo anche un appuntamento per visitare un museo... un museo alla Villa? Appuntamento che ha preso per noi Francesco, un Ominide che abita proprio alla Villa.
Sono con noi Sofia e Carlotta di RaddAttivA - ovviamente ex Ominidi -, dopo la merenda si presentano meglio, e ci leggono un testo bellissimo che hanno preparato per introdurre il tema di oggi: il dono, cosa vuol dire e può significare donare.
Esploriamo intorno alla chiesa e poi vistiamo anche l'interno: una signora gentilissima è venuta ad aprirla apposta per noi! La Villa è un luogo interessante, molte tracce indicano un passato lontano e cose da scoprire: avremo modo di approfondire in futuro! Ecco che arrivano due signore dei Donatori di Sangue, sono Agnese e Alessandra. Sono bravissime a raccontarci come funziona il meraviglioso sistema della donazione del sangue, come opera la loro associazione grazie alla quale tante persone decidono di donare e sono sostenute in questo prezioso impegno, l'importanza del "donare" il sangue che salva la vita di molte persone, come si fa per farlo, come è nato il gruppo dei donatori a Radda; e poi ci raccontano anche come è fatto e come funziona il sangue, perchè è così importante per la nostra vita. Siamo davvero molto interessati e loro bravissime e davvero simpatiche! Prima di salutarci ci regalano un sacco di gadget del Gruppo Fratres, fra cui anche... le mascherine! che saremo orgogliosi di portare per aiutare anche noi a far conoscere a tutti l'importanza di donare il sangue.
Dopo averle salutate andiamo a casa del signor Iachetta, per scoprire il suo museo: un posto sorprendente ed inaspettato! E' allestito in un locale al piano terra della sua casa, pieno di oggetti per noi in gran parte sconosciuti; li ha organizzati in modo ordinato, mettendo insieme quelli di uso simile: disposti alle pareti con cura e restaurati perfettamente sono davvero belli! Sono oggetti appartenuti a persone che abitavano nel Chianti in un passato
recente e possono raccontarci il loro modo di vivere, ormai scomparso, tante storie di vita domestica, di lavori nei campi, di tanti mestieri
diversi, di uomini, donne e bambini. Infatti ha anche inviato due signori suoi amici che lo aiutano a darci spiegazioni sugli oggetti e raccontarci molte cose su come era la vita nel Chianti quando erano piccoli, e soprattutto quando erano piccoli i loro genitori.
Tanto per dire, scopriamo come si faceva allora il formaggio marzolino, in ciotole di terracotta!, il pane nella madia, e tante altre cose. Purtroppo è ora di andare, ma torneremo senz'altro a trovarlo!
Anche oggi ci ha colpito l'attenzione e la disponibilità con cui siamo stati accolti da tutti.
Un grazie di cuore, è stato bellissimo!
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