Il Diario di Ominidi 2020 – Capitolo 2 – Giorno 9 – Abbiamo Incontrato
( Gruppo Giallo - Laura; Gruppo Rosso - Ilaria; Gruppo Viola - Marzio )
La mattinata di oggi si annuncia davvero speciale! Siamo ai giardini pubblici di Radda.
Intanto sono con noi a fare attività due ragazze, Caterina e Rebecca, studentesse universitarie - e che naturalmente sono state Omindi! -. Si presentano: appartengono all'Associazione RaddAttivA che ha come soci ragazze e ragazzi dai 14 anni in poi e come obiettivo organizzare, anche collaborando con altre associazioni, eventi di vario tipo ed occasioni di festa e socialità per tutto il paese e per la comunità dei giovani. Tutti a Radda conoscono il "barrino" in legno ai giardini pubblici: sono loro che lo gestiscono, davvero un bel servizio!
E presto arriva anche Federico, l'ospite di oggi (lo ha invitato Marzio che lo conosce bene per motivi "familiari"): rapidamente scarica dalla macchina due tamburi e tanti altri strumenti a percussione! E' questo il tema di stamani: la scoperta della musica realizzata con le percussioni, strumenti antichissimi che anche gli Ominidi utilizzano al loro villaggio di Poggio La Croce; anche noi, infatti, abbiamo portato alcuni strumenti per le percussioni: bacchette in legno realizzate da noi durante uno degli incontri precedenti (cfr - Diario. Capitolo 5. Giorno 7. Abbiamo fatto).
Federico, che ha trent'anni, ci racconta della sua passione per le percussioni che lo ha portato a studiare a lungo la batteria fino a suonare in un gruppo musicale come batterista per alcuni anni: ci dice che fin da piccolo suonava in casa continuamente, su scatole e quanto poteva essere usato come strumento a percussione, quindi poi è stato automatico voler imparare a suonare seriamente e diventare un professionista! Ci ha portato strumenti di piccole dimensioni, alcuni di tradizione afro-cubana, e due tamburi diversi ( timpano e rullante), diversi tipi di piatti, e diverse bacchette: ci spiega, e soprattutto ci fa sentire, i suoni differenti e i ritmi particolari e tradizionali che si suonano con alcuni degli strumenti: è bravissimo a coinvolgerci tutti! La musica comincia a fare effetto: subito alcuni vanno a suonare con lui. Poi proviamo tutti insieme, siamo tanti ma c'è uno strumento o 2 bacchette per ciascuno (ne abbiamo preparate tante l'altro giorno proprio pensando a questo appuntamento!) Federico crea il ritmo ... e tutto il gruppo lo segue!
Poi spieghiamo a Federico quanto le percussioni siano importanti per gli Ominidi e come accompagnino sempre momenti rituali e di festa al villaggio. Gli chiediamo di aiutarci, stamani, a creare e sperimentare ritmi che trasmettano diverse emozioni e significati. Guidati da Federico, sempre suonando tutti insieme, creiamo e proviamo 3 ritmi per accompagnare il racconto della nascita della tribù del villaggio degli Ominidi: la diffidenza e la paura del momento in cui i clan si incontrano per la prima volta; la curiosità e poi l'amicizia per il momento in cui si conoscono; e poi la festa e la gioia del momento di alleanza e di nascita della tribù. I suoni degli strumenti e i ritmi attraggono tutti: è bellissimo suonare insieme e farsi coinvolgere! E stupefacente il potere che la musica ha su tutti quanti, anche sui più riservati.
Ci siamo divertiti tantissimo. Federico ci saluta suonando per noi: naturalmente diversi Ominidi lo accompagnano con tamburello, maracas e altri strumenti... una vera festa! Ci vorrebbe sempre la musica!
Per ringraziare il nostro amico musicista gli Omindi regalano a lui e alla sua fidanzata due ornamenti realizzati interamente da loro (come le bacchette per la musica): una collana e un bracciale che sono un po' magici .... Grazie Federico!
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