Il Diario degli Ominidi 2020 - Capitolo 2 - Giorno 1 - Abbiamo incontrato


IL DIARIO DEGLI OMINIDI 2020 - PRIMO GIORNO

Capitolo 2 - Abbiamo incontrato

Il gruppo Giallo [Laura]

Noi Gialli siamo stati gli ultimi nella mattina ad incontrare Silvia della Proloco, la signora che ci racconta, per cominciare, che il suo compito è dare informazioni e accogliere i turisti all’ufficio turistico di Radda, e presentare il paese a chi viene da fuori: si andrà a trovarla un giorno: non ci è chiaro dove è e come è fatto l’ufficio turistico.
Siamo fortunati perché prima di portarci nel luogo particolare che vuole farci scoprire - lei sa molte cose sul paese!-, ci fa passare anche lungo le mura antiche di Radda, che una volta circondavano e chiudevano il paese; ci ha detto che non tanti anni fa  il Semplici, il fornaio di Radda, il pane lo faceva qui vicino alle mura antiche.  
Arriviamo al luogo speciale, che è ai giardini: la terrazza con la piramide  che si affaccia sulla valle, ci siamo stati tante volte! Silvia ci racconta che la terrazza è il tetto dell’antica ghiacciaia di Radda un edificio con una forma particolare che serviva, quando non c’erano i frigoriferi e la corrente elettrica nelle case, per conservare il ghiaccio per tutta la comunità; ci ammassavano dentro la neve d’inverno e pressandola ottenevano il ghiaccio, che poi si conservava e veniva preso quando serviva. Grazie Silvia, una cosa davvero speciale e che non ci aspettavamo proprio.
Prima di tornare a scuola abbiamo scritto, ciascuno sui nostri quaderni, le parole delle cose che abbiamo scoperto oggi, alcune un po’ strane, per ricordarcele e poi magari riprenderle in seguito per scrivere storie disegnare, inventarci giochi...

Il gruppo Rosso [Ilaria]

Alle 11 Silvia puntualissima ci aspetta davanti alla Bottega di Luciano Porciatti. Ci porterà alla scoperta del camminamento coperto di Radda in Chianti. Prima di partire ci racconta  che nel punto in cui ci troviamo c'era un tempo una delle porte che permettevano di entrare a Radda quando il paese era circondato da mura: all'inizio, infatti,  nell'anno 1000 a Radda c'era solo un castello (ecco a cosa si riferisce il nome Piazza del Castello!), poi più tardi, forse nel 1400, intorno al castello fu costruito un villaggio con le mura che però adesso non si vedono più tanto bene. Ci “inoltriamo” nel camminamento medievale: ora è pieno di negozi e ristoranti; ci sono anche tracce di botteghe del passato, come quella di un fornaio che a Radda conoscevano tutti! Ma nel Medioevo com'era ? Silvia ci dice che non abbiamo tantissime notizie. Ad un certo punto finisce la copertura, c'è una salitina,  di fronte si vede la scalinata della Chiesa, a destra un palazzo con un grande portone con  a fianco degli anelli che servivano per legare i cavalli; Silvia ci racconta che da quel portone, oggi chiuso, ma di solito aperto, si accede a un passaggio segreto…decidiamo che cercheremo di visitarlo al nostro prossimo trekking in paese! Silvia ci saluta ...ha un appuntamento con un altro gruppo di Ominidi. E noi che facciamo? Breve passeggiata per rilassarci e poi via al punto panoramico alla Ghiacciaia per provare il binocolo di Pietro! Purtroppo lo può usare solo lui! Quanto sarebbe bello averne uno tutti! Pietro ci dice di vedere tante cose! Un borgo in lontananza, la Volpaia, e tante case sparse nel paesaggio... ma questa deve essere un'altra storia!

Il gruppo Viola [Marzio]

Incontriamo Silvia per primi, sotto le volte del Palazzo Podestarile. Ci accoglie presentandosi e raccontandoci dell'Associazione Pro-Loco e dell'importanza che ha per il paese la sua attività. Poi iniziamo la visita dei locali sotto il palazzo podestarili. Siamo stati fortunati per due motivi: primo perché visitare gli ambienti sotterranei è sempre affascinante, secondo perché proprio il giorno della nostra visita c’era la mostra del pittore Fabrizio Ferrari che ci è piaciuta moltissimo.   [https://www.fecebook.com/fabrizio.ferrari.7927].

Appena scesi nei locali sotterranei, sulla destra, in fondo alle scale, si potrebbe vedere protetta da un vetro la cisterna che si estende sotto piazza Ferrucci. Ho scritto si potrebbe perché l’illuminazione è fulminata e abbiamo visto molto poco, abbiamo preso nota e segnaleremo il guasto al Comune. La mostra di pittura occupava tutti i sotterranei e alla guida di Silvia si è unito anche Fabrizio che ci ha spiegato alcuni suoi quadri ed ha anche interagito con i ragazzi che si sono dimostrati molto preparati !  Poi con Silvia abbiamo continuato la visita incontrando per prima una cella dove venivano rinchiusi i detenuti di sesso femminile, poi affacciate sul lato di un cortile abbiamo scoperto gli ingressi di altre tre celle, questa volta riservate agli uomini. Sempre nel cortile c’è una rampa di scale che Silvia ci ha detto portava all'alloggio del guardiano, adesso in quei locali c’è l’ufficio dell’anagrafe. I ragazzi hanno scoperto, entrando nelle celle, che ci sono molti graffiti, e di alcuni hanno fatto le foto. 




Non ci siamo potuti trattenere oltre perché Silvia aveva un altro appuntamento con il gruppo dei rossi, ma prima di andare via abbiamo fatto una foto di gruppo per ricordo.


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